Castrogno: la Polizia penitenziaria impedisce due suicidi in 3 ore

TERAMO -Due suicidi e un’aggressione: ieri a Castrogno la Polizia penitenziaria ha impedito che tutto ciò avvenisse, ma l’allarme del Sappe (il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria), è alto. Ricostruiamo nel racconto del segretario provinciale del sindacato, Giuseppe Pallini, la giornata di impegnativa e la situazione difficile di Castrogno. Ieri in due circostanze diverse circostanze, a distanza di 3 ore l’una dall’altra, "le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno salvato da sicura morte” due persone, due detenuti, che hanno tentato di suicidarsi impiccandosi. Nella stessa mattinata, spiega il Sappe, gli agenti hanno evitato l’aggressione ad un infermiere della ASL da parte di un detenuto con patologie psichiatriche bloccandolo mentre cercava di colpirlo alle spalle. “Si continua a voler ignorare, che il carcere di “Castrogno” non è più in grado di gestire una così vasta pluralità di circuiti detentivi, unica nel panorama italiano – considera il sindacato – dove sono raggruppati in un unico padiglione ben sei (6) differenti circuiti detentivi (alta sicurezza, comuni, tossicodipendenti, sex offender, protetti e femminile) con divieto d’incontro tra loro, a ciò si è aggiunto da qualche tempo anche la gestione dei soggetti psichiatrici e di  detenuti riottosi provenienti da altri istituti e a nulla sono valsi i ripetuti appelli, all’Amministrazione penitenziaria Regionale e Nazionaledi non inviare ulteriori detenuti  e di  trasferire quelli con gravi patologie psichiatriche e sanitarie”. Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, ogni giorno, “nonostante la carenza d’organico, il diniego del riposo settimanale e delle ferie, che ad oggi risultano ancora da fruire in 12.000 giornate, con grande sacrificio e alto senso di responsabilità cercano di salvaguardare l’incolumità dei ristretti assicurando nel contempo l’ordine e la sicurezza interna ed esterna del carcere e tutti i compiti istituzionali affidati come il servizio delle traduzioni che quotidianamente assorbe mediamente 30 unità” conclude l’allarme del Sappe.